Ocra

Ocra, okra, gombo, bamje, lady's finger.

Questi sopra sono alcuni dei nomi con i quali è conosciuto nel mondo l'Abelmoschus esculentus, una pianta il cui frutto, un baccello, sta diventando popolare anche in Italia grazie ai numerosi cittadini stranieri che vi abitano.

21 maggio 2014. Oggi ho seminato l'ocra dopo che ieri sera avevo messo in una ciotola i semi con acqua tiepida e ce l'ho tenuti tutta la notte in modo da favorire la loro germinazione. Le condizioni mi sembravano ottimali: da venerdì 16 è luna calante e le temperature in netto aumento da ieri dovrebbero garantire quei 15 gradi minimi di temperatura sotto i quali le piantine di ocra non avrebbero possibilità di crescere. Io coltivo questa pianta dal 2007, con ottimi risultati. Prima in terreno aperto, poi, non avendone più la possibilità, uso una di quelli grandi conche da limoni tipiche della Toscana, dove abito. Mentre la distanza ottimale di 40 cm. logicamente non viene rispettata nella semina in vaso, i risultati sono ugualmente ottimi. Cominciò tutto dopo che nell’estate del 2006 ne avevo scoperto una piccola piantagione in Volpaia. Conoscevo i baccelli avendoli visti più volte nei negozi etnici di Firenze, ma non conoscevo la pianta. Durante una passeggiata avevo visto queste piante in fiore, due solchi, che mi avevano ricordato il cotone e l’hibiscus. Avevo chiesto al coltivatore, un albanese, come si chiamassero e mi aveva risposto, non capii bene, bamja o bamje. Oltre a dirmi che facevano dei frutti buonissimi che venivano utilizzati con lo spezzatino per fare un piatto tipico. Constatato che era possibile coltivarla anche qui da noi mi accinsi a provarci anch’io, con ottimi risultati. Ne parlo perché sono convinto che è una pianta che di sicuro avrà una notevole espansione. In tutto il mondo è successo, non vedo perché noi si dovrebbe fare eccezione. Darò quindi conto dei progressi fatti con la semina odierna. Tutto ciò per invogliare altre persone a coltivarla essendoci già una grande richiesta da parte dei negozi etnici che ci sono dappertutto.

25 maggio 2014. Nate le prime piantine. Ieri sera la conca è stata protetta con un nylon doppio perché la notte non è molto caldo. A maggior ragione verrà fatto nelle prossime notti.

26 maggio 2014. Sono nate delle altre piantine e qualcuna ha cominciato ad aprirsi.

5 giugno 2014. Spuntate le primi foglioline. Ora bisognerà cominciare a sfoltire le piantine, senza furia e con attenzione privilegiando il mantenimento delle migliori in modo da dare maggiori garanzie di svilupparsi.

16 giugno 2014. Primo sfoltimento.

11 luglio 2014. Le piante stanno crescendo regolarmente. Ne ho lasciate circa il doppio degli altri anni. Vedremo il risultato.

 09/08/2014 . Sono nati i primi fiori, in ritardo rispetto agli altri anni. Anche le piante non sono cresciute molto. Penso che il mio esperimento, cioè lasciarne in numero doppio, unito al fatto che è piovuto molto, abbia influito sul risultato che non è per nulla ottimale!

10/08/2014. Il giorno dopo sono nati i primi piccoli baccelli.

13/08/2014. Foto dall'alto delle piante in piena fioritura e produzione. Si vede chiaramente che l'idea di raddoppiare le piante non è stata per niente sensata! Sono chiaramente stentate, con foglie piccole e rade. Ne risentirà sicuramente anche il raccolto.

19/08/2014. Foto dei primi  baccelli pronti per il raccolto. La produzione è stata però scarsa. Motivi: Come già previsto troppe piante, 19 invece di 8 o 9. Ma volevo provare!  C'è stata poi la stagione avversa. Temperature sotto la media e continue piogge. Il prossimo anno andrà meglio, però volevo far vedere come la coltivazione dell'ocra sia possibile anche nelle nostre zone. In una coltivazione all'aperto o addirittura in serra penso che ci sia un buon risultato essendoci una forte richiesta da parte del mercato specialmente nei mercati etnici.