Uccelli selvatici

Arancino, Fiorrancino.

Avvortoio, Avvoltoio.

Beccafio, Beccafico.

Biribobolo, Rigogolo.

Bonïola (bonicola), Tottavilla.

Capibigia, Capinera femmina.

Capidoro, Fiorrancino, regolo.

Capinera, Capinera maschio.

Carenzolo, carrenzolo, Verdone. Perchè predilige i semi della "calendula" (cfr. cardellino per i semi di cardo e raperino per i semi di rapa). Devo dire che i vocabolari riportano che il nome deriva dal colore. Il colore del verdone, come dice anche il nome italiano, è verde, con macchie gialle sulle ali e sulla coda. Poi uno, se non lo sa, va a vedere il colore dei fiori della calendola e vede che sono arancione vivo! Mi sembra quindi logico che il nome derivi dal fatto che mangia i semi di questa pianta. Devo dire che mentre ho visto i cardellini e i raperini intenti a mangiare i semi delle piante da cui hanno preso il nome, non ho mai visto il carenzolo mentre mangiava. Ma questo dipende dal fatto che i carenzoli, nella zona, sono sempre stati pochi.

Chiurlo, Assiolo. L'ho sentito chiamare così una sola volta da una persona che forse si era confusa con il chiurlo vero, un uccello acquatico. Mi sembrerebbe più logico che venisse chiamato chiù, dal verso che fa. Ora purtroppo il verso dell'assiolo non si sente più: da anni è sparito. Prima tutte le sere d'estate sentivo il suo malinconico verso, a quell'ora come dice Shelley nella poesia The Aziola scritta nel 1821 ai Bagni di San Giuliano ora San Giuliano Terme: ``as we sate in dusk, ere stars were lit or candles brought'' (mentre sedevamo nella penombra, prima che le stelle si accendessero, o fossero portate le candele).

Cïogna, Cicogna (ciconia ciconia)}. A: O 'n (in) du' (duve? = dove) se' stato? B: Volevo 'ndà 'n Parmerino a vedé la ciogna 'e m'avea detto Lorenzo. Son' quindici giorni 'e c'è vicino ar palone dell'arta tensione, ma son rivato alle Lame, 'ncominciava a schizzettà, e m'è toccato tornà 'ndietro.

Cione, Gruccione.

Civettotto, Nidiaceo o giovane di civetta. Ner buo der muro c'erano 'uattro civettotti sempre cor pelo matto (piumaggio leggero dei pulcini prima che spuntino le penne) Ner centro allevamento civette, quanti civettotti enno 'ampati (rimasti in vita)?

In tutti i vocabolari d'italiano che ho consultato civettotti non ce ne sono! Ci sono i civettini e anche le civettine. Questa parola è usata solo da persone che vengono in contatto con questi animali: di solito erano contadini che li catturavano per allevarli e venderli, una volta addestrati, ai cacciatori che li usavano per la caccia alle allodole. Ora questo tipo di caccia è proibita ma il nome c'è sempre! Nome che ne richiama alla mente altri: lupacchiotti, leprotti, fagianotti, avannotti, aquilotti, merlacchiottti, tigrotti, cinghialotti, ecc. La conclusione è che anche in italiano un pullus di civetta si chiama civettotto! Civettina poi è completamente sbagliato! Per gli accrescitivi e i diminutivi delle parole femminili di solito in italiano si usa il maschile. Civettine sono delle civette riprodotte in piccolo come quelle in alabastro di Volterra.

I vocabolari, sbagliando, hanno creduto di applicare le regole della lingua italiana senza aver mai sentito la parola perché gira solo in ambiente agricolo o venatorio. Il risultato è stato di avere una parola inesistente e la parola vera si è persa perché ne è stata costruita un’altra a tavolino che non esiste nella realtà. Addirittura nel 2008 venne fatto l’annullo filatelico per la Fiera delle civette rappresentante due civettotti. La didascalia era: Nidiacei di civetta. È vero che erano nidiacei di civetta, però sarebbe stato meglio se li chiamavano civettotti! Da ricerche effettuate ho trovato la parola civettotto in tre documenti. Il primo è nel “Vocabolario lucchese” di Idelfonso Nieri del 1902, che alla voce Calcabotta, in italiano Nottolone, spiega che è una “Specie di civettotto tutto penne che assomiglia assai il barbagianni.” Il secondo è nei Documenti e studi di deputazione di storia patria per le province di Romagna, del 1886, dove alla pagina 255 trovasi: “Un civettotto o una civetta.” Il terzo è il libro “Addio del passato” di Renzo Rossellini, Rizzoli 1968, dove alla pagina 53 c’è scritto: “Gridava, inseguendo il fratello:” Ohimei, il mi’ civettotto”. (Erano a Marina di Pisa). Continuando a cercare ho trovato i civettotti in due libri di Lorenzo Viani, famoso pittore e scrittore viareggino (1882-1936). Il primo è Ritorno alla patria: “Gl’infermi s’alleccurivano. Un gobbo smanganato con la testa di civettotto ingabbiata nel torace sfoderava dalla bocca una lingua serpentina, e leccandosi il naso travolgeva gli occhi tremando”. Il secondo è Gente di Versilia: ”Qualcuno di loro si metteva al mercato con un corbelletto di fagiuoli e di patate e se ne stava lì zitto e come un topo, con due occhi di civettotto, stralunati dalla temenza d’essere messi di mezzo”.

Codibianco, Culbianco.

Colombacciotto, Nidiaceo o giovane di colombaccio.

Colombo, colombaccio, Colombaccio.

Cuulo, Cuculo.

Farchetto, Gheppio.

Farchetto, Nidiaceo o giovane di falco.

Farco, Falco.

Farco 'appone, Poiana.

Fifa, Pavoncella.

Filunguellino, Nidiaceo o giovane di fringuello.

Filunguellino, Fringuello. Ho visto solo un branchetto di filinguellini.

Filunguello, Fringuello.

Frusone, Frosone.

Galletto marzolo, Upupa. Il nome è dovuto alla cresta di piume erettili che ha sul capo e al fatto che arriva nel mese di marzo, a primavera.

Gazzera, Gazza.

Graccio, Cornacchia. Il nome è dovuto allo sgradevole verso che fa: gra, gra, gra.

Lodola, Allodola.

Luerino, Lucherino.

Luicchio, Luì.

Marugiola, Passera mattugia.

Marugiolina, Passera mattugia.

Merlacchiotto, Merlotto. Ho cavato un nido: c'erano tre merlacchiotti dentro.

Montanello, Fanello.

Oa sarvatïa (salvatica = selvatica), Oca selvatica.

Passera, Passera d'Italia.

Passera stipaiola, Passera scopaiola.

Passerottino, Nidiaceo o giovane di passera d'Italia.

Passerottino, Passera d'Italia.

Passerotto, Passera d'Italia.

Pennanculo, Codibugnolo.

Piccione terrino, Piccione torraiolo.

Pittirossino, Pettirosso.

Pittirosso, Pettirosso.

Prispolino, Pispola.

Puticchia, Cinciallegra (Parus major). Dal latino volgare puta, bambina.

Rampïino, Rampichino.

Raperino, Verzellino. Perchè predilige i semi di rapa (cfr. cardellino per i semi di cardo). Anche i raperini, come l'assiolo (vedi chiurlo) sono quasi spariti. E anche i passerotti sono sempre meno, come pure i tordi. Che mangia i semi di rapa l'ho potuto constatare più volte di persona! Non capisco perché i vocabolari che ho consultato dicono che il nome deriva da rapa ma per il colore.

Re cacco, Scricciolo.

Rïiàmo, Uccello tenuto in gabbia per servire da richiamo per gli uccelli di passo.

Schiamazzo, Uccello da richiamo tenuto in gabbia vicino al capanno che il cacciatore spaventa quando sente gli uccelli in volo e che emette un particolare verso di paura che induce gli uccelli a buttarsi sulle guide (alberi secchi).

Schiattaione, Strillozzo.

Spuntaalocchie (spuntacalocchie), Saltimpalo.

Storgïollo (storgicollo), Torcicollo.

Tordino, Prispolone. Effettivamente sembra un piccolo tordo!

Tordino, Nidiaceo o giovane di tordo.