Il Crespinese

Narole

’N, prep. In. Ma va’ (vai) ’n domo ! - Vai ’n domo! (= levati di torno!)

’Na, art. Una. Mangia ’na mela.

’Na cea! loc. Molto. Dé! Ha’ (hai) mangiato ’na cea!

Nacquà, v. tr. Annacquare, annaffiare. Nacquà? ’Une (non) ’mporta, con tutta ’uest’ (questa) acqua!

Nàffeta , s. f. Nafta.

Nàilo , s. m. (pl. nàili) Nailon, nylon.

Nàitte , s. f. Night club.

Nana , s. f. Anatra femmina.

Nane, nane , loc. Verso per richiamare le anatre.

Nanna, s. f. Dormire. Va’ (vai) a nanna .(Detto a un bambino).

Nano , s. m. Anatra maschio.

Nasià (nasicare), v. intr. Parlare con il naso.

Nasino , s. m. Moletta per appendere i panni.

Nati di ’ani! (cani) loc. Offesa.

Nato d’un cane! loc. Offesa. Nato d’un cane, ma cosa ha’ (hai) fatto? Ti dovrei ammazzà! Talvolta usato come complimento: Nato d’un cane ’ome (come) se’ (sei) bello! (detto a un bimbo piccolo)

Natta , s. f. Ciste.

’Ncattivito (incattivito), agg. Arrabbiato. Madonna bona! ’Un l’aveo ma’ (mai) visto ’osì (così) ’ncattivito, sembrava ’na iene (iena).

’Ndà (indà), v. intr. Andare. A: Vado a prende (prendere) le pesche B: ’Spetta ’e ’ndii via!

’Ndà a bimbi , loc. Andare a giro, con un bambino.

’Ndà a caprioli, loc. Finire male. È ’ndato tutto a caprioli!

’Ndà a carburo, loc. Non funzionare bene. O cos’è tutta ’otesta fummaia? O che vai a carburo!

’Ndà a fassi frigge, loc. Non essere più utile. Certo se le ’ose vengano (vengono) fatte ’osì l’utilità der servizio va a fassi frigge!

’Ndà a gamba a ciala, loc. Andare a gambe all’aria. È sgusciato sulle foglie bagnate e è ’ndato a gamba a ciala!

’Ndà (andare) a male, loc. Non essere più adatto ad essere mangiato perché avariato. È ’ndato a male. Buttalo via!

’Ndà ar cairo , loc. Andare al cesso.

’Ndà a zoppetto , loc. Camminare saltellando su una gamba sola.

’Ndà (andare) in via fa uno , loc. Non finire mai.

’Ndà ritto, loc. Camminare (Riferito a un bambino). A: Quant’ha ’r (il) bimbo? B: Quattro mesi. A: Ma ti va già ritto?

’Ndà sembrà pagato, loc. Andarsene velocemente. Quand’era finito, di danni la medicina, la Piufa ’ndava sembrava pagata. Ora ’nvece sta lì bona e ’une scappa nemmeno!

’Ndà via sembrà pagato, loc. Andarsene velocemente. Quando se n’accorse, ’ndava via sembrava pagato!

’N (in) der, prep. art. Nel. Ora nel’ (gliel’) ho detto e son contento. Era tanto ’e ce l’avevo ’n der buzzo!

’N (in) dù, prep. + avv. Dove. ’N dù se’ (sei) ito (andato)? - A: ’N dù è l’acqua? B: L’acqu’ è là.

’N (in) du’ (due) balletti, loc. In poco tempo. Si va da Carlo? Si passa di paese e ’n du’ balletti samo lì! - Guarda, passa di ’ui (qui), fa’ (fai) prima. Prendi giù per la discesa e ’n (in) du’ balletti ci sei!

’N dù ’un c’è ’r guadagno, la rimessa è certa! loc. Non fosse altro che per la perdita di tempo.

Neanc’ (neanco) a buallo (bucarlo!) loc. In nessun modo. ’Un c’è verso! ’Un cambia idea neanc’ a buallo!

Neanc’ (neanco) a dì se Dio vole! loc. In nessun modo. ’Un c’è verso di fannela fà quella ’osa (cosa). Neanc’ a dì se Dio vole!

Neanco , avv. Neanche, nemmeno.

Nebbione, s. m. Nebbia molto fitta. Mamma mia ’e (che) pò’ pò’ di nebbione!

Ne’ denti!, loc. No! A: Mi da’ ’r giornale B: Si, ne’ denti!

Nelli, prep. art. Negli. Ti do ’na pedata nelli stinchi, vedrai la senti!

Nelo, forma pron. Glielo, Nelo dio (dico) io ar tu’ babbo ’os’hai ’ombinato (combinato)!

Nemìo , s. m. Nemico.

Nemmanco , avv. Neanche, nemmeno.

Nemmeno a buallo (bucarlo!) loc. In nessun modo. ’Un c’è verso! ’Un cambia idea nemmeno a buallo!

Nemmeno a dì se Dio vole! loc. In nessun modo. ’Un c’è verso di fannela fà quella ’osa (cosa). Nemmeno a dì se Dio vole!

Nemmeno a pagallo oro! loc. In nessun modo.

Nemmeno l’ombra, loc. Nessuno. Ha’ (hai) visto ’uanti fungacci (= funghi malefici), leccapeore (leccapecore), ma di morecci nemmeno l’ombra!

Nemmeno per idea! loc. No, mai!

Nemmeno se mi pagano! loc. No, mai!

Nene, pron. + part. pron. Gliene. Nene disse di tutti (e = i) ’olori (colori)!

Nepote , s. m. Nipote.

Né punto né poo! loc. Per niente. ’Un mi garba né punto né poo!

Ner, prep. art. Nel. ’Un cià artr’ (altro) ’e (che) la televisione ner capo. A ’ndà (andare) bene! - Questa ’i (qui) ner capo cià artr’ (altro) ’e (che) la televisione.

Nerbo, s. m. Nervo. Mi si dev’esse accavallinato (accavallato) un nerbo, e ora ’un camino (cammino) più!

Er (il) Nespolo , lu. Località sulla destra percorrendo la strada di Sottologhi dal campo sportivo, poi per Perignano, prima di Bocca Mariana.

Nettà, v. tr. Pulire, nettare. Nettali bene! Parola usata dal Boccaccio nel Decamerone, giornata ottava, novella seconda: “e cominciò a nettar seme nato di cavolini che il marito aveva poco innanzi trebbiato” e nella giornata ottava, novella nona: “Ché ancora non s’era ogni cosa potuta nettare”.

Nève , s. f. Néve. Nève, anche se la dizione giusta sarebbe néve, considerato che i breve latino nel passaggio all’italiano diventa é.

Nève ’aciona (caciona) loc. Neve pesante, a grumi, come il formaggio quando comincia a formarsi rapprendendosi.

Nevïà , v. intr. Nevicare.

Nevia , v. intr. (ind. pres.) Nevica.

Nevïata , s. f. Nevicata.

N’ho a caro! loc. Mi fa piacere! A: Sono entrato a lavorà. B: N’ho a caro!

Ni, pron. Gli, le, loro. Ni disse: Se vole ’e ci si vada, l’unia (unica) è andannici, così (così) si ’eta (cheta)!

Nìcchie , s. f. pl. Conchiglie.

Niccioline , s. f. pl. Noccioline.

Nìchisse , pron. indef. Niente. Dal tedesco nichtsnix.

Nìdio, s. m. Nido. E se tu voi se’ (sei) di nìdio! (= Non sei più molto giovane!)

Nimo, s. m. Nessuno. È il latino nemo. ’Un c’è nimo!

Nini, s. m. Appellativo usato per rivolgersi a un bambino. Vieni ’ua (qua), nini.

Nïotina , s. f. Nicotina.

Nisba , pron. indef. Niente.

Nissuni , s. m. Nessuno.

Nissuno , s. m. Nessuno.

No’ avv. Non. M’arraccomando, no’ scende ’e rischi di ’ascà!

’No, art. indet. Uno. Se’ (sei) ’no spreone (sprecone)!

Noartri (noialtri), pron pers. pl. Noi. Ci si pensa noartri!

Nocchino , s. m. Colpo dato sulla testa con le nocche della mano.

Nòccola , s. f. Nocca.

Noce, s. f. pl. Noci. Riordati ’e le noce son morto ’alorose (calorose) e se ne mangi tante ti viene ’r (il) bruciaulo e ’r mar (male) di testa!

Noe!, avv. No davvero!. A: Questo lo piglio io! B: Noe, ’otesto lo piglio io!

Noià, v. tr. Dar noia, noiare. La fa’ (fai) finita! ’Un mi noià! Parola usata dal Boccaccio nel Decamerone, giornata ottava, novella quarta: “ temendo non quella cassa forse il percotesse per modo che gli nojasse”.

None, avv. No. A: Ce lo voi il limone sulli spinaci? B: None! Ma come te lo deo dì che ’un mi ci piace!

Nora , s. f. Nuora.

Nostargia , s. f. Nostalgia.

Nostrale, agg. Allevato, coltivato nel luogo. Questi fagiolini enno nostrali.

Notà , v. intr. Nuotare.

Notatore , s. m. Nuotatore.

Noto , s. m. Nuoto.

Novantauattro, Agg. numerale cardinale. Novantaquattro

Novi, s. m. pl. Nove. Nel gioco delle carte. Ciò du’ (due) novi!

Novo , agg. Nuovo.

’Nsaccà (insaccare), v. intr. Entrare. ’Nsacca lì, in quella stradina.

’N su e giù, loc. Su e giù. E ragazzi ’ndavano ’n su e giù per er vagone.

’Ntarlito, agg. Intarlato, tarlato. È tutto ’ntarlito!

’Nutile, agg. Inutile. È ’nutile ’e tu continui a domandammelo. ’Un lo so!

Nùvolo, agg. Nuvoloso. È nùvolo! - Sur Piazzone c’è ’r (il) sole, qui ’nvece (invece) è nùvolo.