Modi di dire A

A andà bene! loc. Speriamo che vada bene!

A bacìo, loc. Posto umido volto a levante.

A barzelloni, loc. A salti. Caminava a barzelloni.

A birïuccio, loc. Sistema per portare un bimbo sulle spalle, con una gamba di qui e una di là al collo.

A bischero, loc. Fatto male. Fà le 'ose a bischero.

A bischero sciorto, loc. Fatto male. Fà le 'ose a bischero sciorto.

A bollore, loc. Caldissimo. A: Prendi la pizza. B: Ma è a bollore!

A bono, loc. Molto bene. Ha' visto l'urtima grandinata ch'è venuta. Le macchine erano ammaccate a bono! - A: Chiudo le finestre. B: Chiudile a bono e belle stoppinate.

A bon rende! loc. Alla tua salute. A: Er caffè lo pago io. B: A bon rende!

A botta sïura, loc. Con la massima sicurezza.

A brezza, loc. Fatto in malo modo. Le 'ose si fanno ammodino, no a brezza 'ome fa' te!

A buino! loc. Giusto in tempo, preciso! Ce l'ha' fatta propio a buino! - C'è entrato a buino!

A buo! (buco), loc. Giusto in tempo, preciso! Se' rivato propio a buo! - C'è entrato a buo!

A buo (buco) puzzone, loc. Chinato.

A buo (buco) ritto! loc. Arrabbiato. Se n'andò via a buo ritto senza nemmeno vortassi!

A buo (buco) torto! loc. Nervoso, di malumore. Stamattina s'è levato a buo torto. Meglio lasciallo stà!

A caaceci, loc. Sistema per portare un bimbo sulle spalle, con una gamba di qui e una di là al collo.

A cap'all'ingiù, loc. Con la testa in giù. E rimase lì attaccato a cap'all'ingiù.

A cap'all'insù, loc. Con la testa in su. E rimase lì a guardà a cap'all'insù.

A caso, loc. In maniera grande, esagerata. `E 'n lavoro a caso! - E c'era 'na 'oda a caso oggi in banca!

A caso ripensato, loc. Pensandoci meglio. A caso ripensato, forse è meglio se ci vado.

A cavarcioni, loc. A cavalcioni.

A cazzo di 'ane, loc. Fatto in malo modo. Ma te le 'ose le sa' fà solo a cazzo di 'ane?

Accidenti alla Sitrì! loc. Invettiva dal nome della tenutaria di una famosa casa chiusa di Livorno.

Accidenti a te e a chi t'ha caato! loc. Invettiva. Imprecazione rivolta a una persona che non capisce o non vuol capire.

Accidenti a te e ar tu' 'apo (capo) tamburo! loc. Invettiva. Imprecazione rivolta a una persona che non capisce o non vuol capire. Il capo tamburo è un capo che è vuoto, e quindi senza cervello.

Acciderba! loc. Accidenti!

Acciderboli! loc. Accidenti!

A cianfera, loc. A vanvera. Te fa' (fai) sempre le 'ose a cianfera!

A crai, loc. Fatto male, senza impegno. Te fa' sempre le 'ose a crai! Ma' 'na vorta 'e tu faccia una 'osa ammodo!

A craziola, loc. Stare a sedere, parlando del più e del meno! Mi è anche capitato di sentir dire a graziola, probabile accostamento con la parola grazie, tenuto conto anche del suo senso positivo. Era una persona anziana che aspettando il suo turno al negozio di alimentari, si mise a sedere dicendo: E io mi metto a graziola

A cul'addietro, loc. All'indietro. E venne all'improvviso a cul'addietro che un ce la feci a scansammi.

A' dì, loc. Hai a dire. A: Di 'ostì s'allunga. B: A' dì, piuttosto, 'e di là c'erano meno 'urve!

A dilungo, loc. Avanti. Te fa' finta di gnente e tira a dilungo.}

A dissela tra di noi, loc. Se si parla solo tra noi due senza che quanto detto venga sentito da terze persone.

A dissela tra noi, loc. Se si parla solo tra noi due senza che quanto detto venga sentito da terze persone.

A fà! loc. Per fare cosa! A: Mario, te lo riordi domani alle cinque e mezzo? B: Si, va' siura! C: Ma che ne lo dici a fà? (Sottinteso: Tanto 'un se lo riorda!) A: Ha' ragione! - 'Un ci vengo, tanto 'osa ci vengo a fà!

A fà der bene a ciui Sant'Antonio se n'ebbe a permale! loc. Far del bene a chi non l'apprezza è una cosa sbagliata. A: Ho fame. B: Sulla macchina c'è la schiacciata. A: 'Un credo che se sulla macchina c'è la schiacciata mi passi la fame! B: Eh si, a far der bene a ciui Sant'Antonio se n'ebbe a permale!! A: E io 'un la mangio! B: E allora la mangio io! Se ti vo' levà la sete cor presciutto, a me mi va bene.

A fittone, loc. A diritto. Quando l'ho visto mi ci son buttato a fittone!

A gamba a cïala! loc. Caduto per terra. È 'ndato a gamba a cïala!

A garganella, loc. Modo di bere dalla bottiglia senza toccarla con la bocca.

A ghiacé (ghiacere = giacere), loc. Sdraiato. Mettiti a ghiacé!

A giro, loc. In giro

Aitami a dì, loc. Aiutami a dire. Ho mangiato un dorce, ma bono, aitami a dì bono, che 'un te lo dio!

Alla 'etïella, loc. Alla chetichella.

Alla grazia, loc. Finalmente. Alla grazia! Se' rivo!

Alla grazia di …, loc. Forma di saluto. Alla grazia di Paola, o che giri da queste parti?

Alla mano, loc. Affabile. È 'na persona alla mano! Ci si ragiona bene!

Alla mano, loc. Come capita, senza scelta. Prendili alla mano.

Alla rovescia, loc. Al contrario. E (i) 'arzini, 'un li mette alla rovescia 'ome sempre!

All'arrovescia, loc. Al contrario. E (i) 'arzini, 'un li mette all'arrovescia 'ome sempre!

All'artra, all'artro, loc. Per poco. Quando lo vidi all'artra mi sentii male! - Misi un piede sur traliccio, sgusciai (scivolai), e all'artra 'ndavo di sotto! - Sono 'ndato a cambià la lampadina e all'artro pigliavo la scossa!

Alla sverta, loc. Alla svelta.

Alle brutte, loc. Se le cose si mettono male, se non c'è altra soluzione. Quand'enno 'ndati tutti a letto, noi si va a prende la moto. Alle brutte, se viene quarcuno ni (gli) si dice 'e si cercava 'r (il) gatto.

Alle fatte fine, loc. Alla fine.

All'infuriata, loc. In fretta e furia. Quando le 'ose si fanno all'infuriata, 'un possano venì bene!

Allora fòo! loc. Allora diamo fuoco a tutto! Detto di cosa successa e che non doveva assolutamente succedere perché ingiusta.

A lo filo, loc. Uno dietro l'altro. Ne pescai sette a lo filo!

A lume di naso, loc. Cercando indovinare.

A mala briga, loc. A mala pena. A mala briga ce l'ho fatta. Per poo ci rimanevo secco!

A me m'ha rompe poo e 'oglioni! loc. Lasciami in pace! (Detto in una maniera più colorita.)

A me melo puppi! loc. Risposta con poco garbo a una o più ripetute richieste esagerate. A: Mi devi accomodà la soglia. B: A me melo puppi!}- 'Un ti dio a me melo puppi, sennò lo pigli sur serio!

A me mi, loc. A me.

A micino, loc. Con parsimonia. Fa' (fai a) micino perché ce ne son rimaste poe!

A mòllo, a móllo, loc. Nell'acqua. Er (il) baccalà va tenuto a mollo perlomeno per un giorno e mezzo! -Tiello a mollo per lo meno per du' giorni.

Andà a' bimbi, loc. Andare a giro, con un bambino.

Andà a caprioli, loc. Finire male. E 'ndato tutto a caprioli!

Andà a carburo, loc. Non funzionare bene. O cos'è tutta 'otesta (codesta) fummaia? O che vai a carburo!

Andà a fassi frigge, loc. Non essere più utile. Certo se le 'ose (cose) vengano (vengono) fatte 'osì (così) l'utilità der servizio va a fassi frigge!

Andà a gallina, loc. Finire male.

Andà a gamba a ciala, loc. Andare a gambe all'aria. È sgusciato sulle foglie bagnate e è 'ndato a gamba a ciala!

Andà a giro, loc. Andare in giro.

Andà a letto 'ome le galline, loc. Andare a letto presto.

Andà a letto 'uand' e le galline, loc. Andare a letto presto.

Anda, anda! loc. Gira, vattene!

Andà ar cairo, loc. Andare al cesso.

Andà a risvortoli, loc. Finire male.

Andà a svortoli, loc. Finire male.

Andà a zoppetto, loc. Camminare saltellando su una gamba sola.

Andà di 'orpo, loc. Defecare.

Andà gattoni, loc. Camminare con le mani e le ginocchia per terra.

Andà in cavalleria, loc. Non esserci più la possibilità di fare una certa cosa. Ormai 'un si po' più fà! È 'ndato in cavalleria!

Andà in via fa uno! loc. Non finire mai. A: Mi 'ompri 'na 'artolina per mandalla a Taormina? B: Come mi pare a me? A: È logio, se te l'ho detto! Sennò si va in via fa uno! Doventa 'na 'osa 'e 'un finisce mai!

Andà ner respiro, loc. Andare a traverso (il cibo).

Andà per le lunghe, loc. Di una cosa che non finisce.

Andà ritto, loc. Camminare (Riferito a un bambino). A: Quant'ha 'r (il) bimbo? B: Quattro mesi. A: Ma ti va già ritto?

Andà storto, loc. Non andare bene. È 'n po' di tempo 'e le 'ose vanno storte!

Anima mea, loc. Nessuno. 'Un c'era anima mea! - Va' a vedé di sopra 'e qui 'un c'è anima mea! - Sono 'ndato a bé 'r (il) caffè 'n paese e 'un ho trovato anima mea! - 'Un c'era un'anima mea!

Anima viva, loc. Nessuno. Sono 'ndato a bé 'r (il) caffè 'n paese e 'un ho trovato anima viva!

A occhio e croce, loc. All'incirca, senza precisione.

A opre (opere), loc. Lavoro a giornata. Per vangà quer campo alla vigna vecchia e si 'iama 'r Baini 'e viene a opre. - Giorgio? Lavora a opre. Parola usata da Dante, tra l'altro, nell'Inferno, canto xix, verso 82: ``ché dopo lui verrà di più laida opra''

A otto, loc. Fra otto giorni. Ci si vede domani a otto.

A pago, loc. A pagamento. Te l'ho preso l'appuntamento: a Vorterra tra du' mesi e mezzo, sennò bia 'e tu vada a pago.

A paré mio, loc. A mio parere.

A pelino, loc. In maniera precisa, senza avanzare niente. A: Questo scaffale va messo 'ui ner mezzo. B: C'entra a pelino!

A peorina, loc. Chinato.

A per vorta, loc. Per volta. Prendine due a per vorta sennò 'un ce la fai a reggili e ti 'ascano.

A posto, loc. Al suo posto. A: Ha' visto 'r (il) mi' 'acciavite? B: Quello cor manio bru? A: Propio 'uello lì. B: Se lo cercavi meglio lo trovavi subito: era a posto!

Appetto, loc. A paragone, appetto. Appetto a lui mi sembra d'esse 'na brava persona!

Appiccïato 'ollo sputo, loc. Attaccato male. 'Un ci sta! C'è appiccïato 'ollo sputo.

Apriti celo! loc. Come se il cielo si aprisse e venisse giù il finimondo. Ni disse che 'un sarebbe 'ndato con lui, e allora, apriti celo! Nene disse di tutti (i) 'olori!

A quer mo, loc. In quel modo a quella maniera. Se (pr: sè), è 'nutile stà a maravigliassi, lu' le 'ose le fa a quer mo'.

A rava, loc. Male. Fà le ose a rava (da rava = frana). - È fatto a rava! Morto a rava!

Ar buo der concone, loc. In fondo. Samo ar buo der concone!

A refe nero, loc. A tutto spiano. Lo presero per er (il) collo e giù botte a refe nero!

A regola, loc. Come è solito essere. A regola la precissione è bell' e finita. C'è la banda!

Aria, loc. Invito ad andarsene. Gnamo, gnamo, aria!

A ritroscio, loc. Con scrosci d'acqua. E piove a ritroscio. 'Un andà fori. 'Spetta 'e si 'armi!

Ar pulito, loc. In bella. Er compito va messo ar pulito e consegnato con su scritto cognome e nome.

Arrabbià dalla sete, loc. Arrabbiare dalla sete. Detto di piante alle quali manca l'acqua. 'Un le dei annacquà troppo perché se poi un giorno 'un ne la dai, arrabbiano dalla sete!

Ar sudicio, loc. In brutta. 'Un ho fatto 'n tempo a finillo e l'ho consegnato ar sudicio.

Artro 'e , loc. (Altro che), loc. Soltanto. 'Un ho mangiato artro 'e un pezzetto di pollo e du' (due = alcune) patate!

Andà a gallina, loc. Finire male.

Artro 'e (altro che), loc. Certo, di sicuro. A: Ci vai a vedé 'r (il) giro? B: Artro 'e!

A sbrillume, loc. Al levar del sole. È il momento più freddo della giornata!

A scatafascio, loc. A catafascio. Qui va tutto a scatafascio!

A sdeo, loc. Alla grande.

A sfà, loc. Molti. C'erano a sfà. - Ce n'erano a sfà. - Ce n'era a sfà.

A son di, loc. A forza di. A son di ceffoni (manate).

A spregio, loc. Con la volontà di sciupare. Cotesto vor (vuol) dì fà le 'ose (cose) a spregio!

A strascïoni, loc. A strasciconi. Me lo sono portato dietro a strascïoni, perché 'un ne volea sapé di venì!

Atomatio a pedali! loc. Modo di dire riferito al risultato di un lavoro manuale fatto in maniera arrangiata per far funzionare un dispositivo rotto . E s'era rotto e Paolo l'ha accomodato alla meglio. Ora funziona. Atomatio a pedali!
A traolla,  loc. A tracolla.

Attaccaci un toppino! loc. Invito ironico ad arrangiarsi senza sperare in aiuti. A: E ora 'ome faccio? B: Attaccaci un toppino! Invito anche autoironico. E se n'è 'ndato e ma lasciato 'ui. O attaccaci un toppino!

Attaccassi ar tramme, loc. Invito ad arrangiarsi senza sperare in aiuti. E ora 'un sa' 'osa fà? Per me t'attacchi ar tramme! - E ora 'un sa cosa fà? Per me s'attacca ar tramme!

A tutta gargana, loc. A tutto spiano. Bevea a tutta gargana!

A tutta randa, loc. Forte, senza limiti. 'Ndava a tutta randa.

A tutto spiano, loc. Forte, senza limiti. Butta (versa) a tutto spiano.

A tutto sdeo, loc. Alla grande.

A uso? loc. Per quale scopo. A: T'arriordi (arricordi = ricordi) 'uando si parlava ieri sera? B: A uso? Di 'osa?

Avé a caro, loc. Essere contento di un fatto. Se' passato. N'ho a caro!

Avé a permale, loc. Avere risentimento, offendersi. 'Un te n'avé a permale, ma bia (bisogna) 'e te lo dia. Seondo me faresti bene a datti 'na regolata (= comportarti meglio)!

Avé a piacé, loc. Essere contento di un fatto. Se' passato. N'ho a piacé!

Avé buo, loc. Avere fortuna. O che buo hai!

Avé culo, loc. Avere fortuna. O che culo hai!

Avé la bottega aperta, loc. Avere i pantaloni sbottonati.

Avé la pancia guasta, loc. Avere disturbi di pancia.

Avè la voglia der ciuo, loc. Detto di uomo superdotato sessualmente.

Avé le chee, loc. Avere e mostrare un senso di insoddisfazione. Cos'hai, le chee?

Avé le pesche all'occhi, loc. Avere gli occhi molto stanchi e gonfi.

Avé le ruzze, loc. Avere il ruzzo, comportarsi in maniera scherzosa. Ma che hai … le ruzze? Ma la fa' finita!

Avé 'na paura dell'ottanta! loc. Avere molta paura.

A ventola, loc. A sventola. Lo vedi 'uello lì con quell' orecchi a ventola?

Avé paura della gatta gnuda! loc. Avere paura senza motivo. A: Vai avanti te. B: Io 'un c'entro! A: 'Un c'è gnente! O ch' ha' paura, della gatta gnuda?

Avé più corna d'un corbello di chiocciole, loc. Essere cornuto più volte.

Avé 'r buo storto, loc. Essere di malumore. Lascialo stà. 'Un lo vedi ha 'r buo storto?

Avé 'r culo rotto, loc. Avere fortuna. Che culo rotto che hai!

Avé 'r culo spanato, loc. Avere fortuna. Che culo spanato che hai!

Avessene a permale, loc. Aversene a male. Guarda, se 'un lo bevi, me n'ho a permale! Anche qui si tocca con mano la difficoltà di tracciare una linea netta di demarcazione tra l'italiano e il toscano. Anche se in questo caso è facile. Il problema è che il toscano è la lingua madre dell'italiano! Qui l'italiano prende il vocabolo ``male'' invece che ``permale'', poi, invece quando parla di uno che se n'ha a male di qualcosa dice che è permaloso, invece di maloso!

Avé voglia dell'acqua fresca, loc. Non avere voglia di lavorare. Se, te ha' voglia dell'acqua fresca! 'Un ha' voglia di fa' gnente!

A Vorterra (Volterra), loc. Al manicomio. Lo sa' 'n du' (duve = dove) staresti bene te? A Vorterra!

A zonzo, loc. A spasso.

A zoppetto, loc. Modo di saltellare su un piede solo.